È ufficiale l’arrivo del bonus benzina 2022, ma in tanti continuano a chiedersi in cosa consiste nello specifico e soprattutto chi potrà richiederlo: vediamo i dettagli
Da lunedì 12 settembre è online una piattaforma per richiederlo. Ma va fatta chiarezza, perché i Bonus cosiddetti benzina in realtà sono due, con delle importanti differenze. Uno infatti è il Bonus benzina previsto dal Governo nel cosiddetto decreto Ucraina bis del 20 maggio 2022 per i lavoratori del settore privato. L’altro è un Bonus benzina che in realtà si chiama Bonus carburante per autotrasportatori, che riguarda solo questa precisa categoria di lavoratori. Focalizziamoci adesso sul bonus benzina istituito a maggio, che cosa permetterà di fare?
Il Bonus benzina istituito a maggio è un aiuto pensato per contenere gli impatti economici dovuti all’aumento del prezzo dei carburanti come conseguenza della guerra della Russia in Ucraina. Prevede, soltanto per il periodo d’imposta 2022, la possibilità per i datori di lavoro privati di erogare ai propri lavoratori dipendenti buoni benzina, esclusi da imposizione fiscale, per un ammontare massimo di 200 euro per ogni lavoratore. Vale anche per la ricarica dei veicoli elettrici, o per veicoli a metano e diesel.
Per quanto riguarda il datore di lavoro, per “datori di lavoro privati” si intendono tutti i datori di lavoro che lavorano nel settore privato. Son inclusi anche i soggetti che non svolgono attività commerciale per esempio e tutti i lavoratori autonomi in generale, sempre che dispongano di propri lavoratori dipendenti. Ad essere esclusi dal bonus invece sono tutti i dipendenti pubblici.
In sostanza, hanno diritto al Bonus benzina 200 euro tutti i lavoratori dipendenti privati senza limiti di reddito. I buoni possono essere corrisposti dal datore di lavoro sin da subito, anche ad personam e senza necessità di preventivi accordi contrattuali. Dall’altra parte potrebbe esserci una richiesta da parte del dipendente privato ma il datore di lavoro non è obbligato a concedere il bonus.
La soglia di esenzione di 200 euro esclude però la forma di cessione in denaro, altrimenti non sarebbe possibile l’esenzione dell’imposizione fiscale. Nel caso il datore di lavoro decidesse di aderire, i voucher dovranno essere erogati entro il 12 gennaio 2023, e il lavoratore potrà usufruirne entro la data di scadenza presente sul buono, quindi nei mesi che seguiranno gennaio.
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