Wanna Marchi vorrebbe passare ad un vero e proprio film su di lei, annuncia pubblicamente chi vorrebbe che la interpretasse
Un grande successo già raggiunto la docu-serie Netflix, ha spinto Wanna Marchi a proiettare il progetto ancora altrove. Adesso sogna un film che porti il suo nome, che racconti la sua vita e la sua storia, è quanto ha dichiarato l’ex regina delle televendite in una recente intervista rilasciata a Ètv.
Non un sogno impossibile considerando gli ascolti della serie tv lanciata da Netflix: il pubblico italiano è interessato alle vicissitudini della donna e un film potrebbe essere ancora più dettagliato. Si tratta ancora solamente di un’idea, ma ora che l’ha resa pubblica nella sua ultima intervista, potrebbe finalmente diventare realtà.
L’inarrestabile Wanna Marchi, dopo il successo ottenuto con la serie “Wanna” pubblicata su Netflix. La regina delle televendite sogna di poter avere un film che racconti la sua vita, le sue vicissitudini e in sostanza tutta la sua storia. A tal proposito, la Marchi nell’intervista rilasciata a Ètv, ha rilasciato alcune dichiarazioni: “Quando ero giovane ero come Martina Stella, quindi mi piacerebbe molto che lei facesse Wanna Marchi da giovane”.
Anche Stefania Nobile, la figlia di Wanna Marchi, è d’accordo con la madre sull’ipotesi di un film sul “Caso Wanna Marchi”e a tal proposito ha voluto rilasciare anche lei il suo pensiero: “Credo che il caso Wanna Marchi meriterebbe un film, che sarebbe sicuramente un colossal. Secondo me una bravissima attrice a livello internazionale, che potrebbe interpretare Wanna Marchi, è Meryl Streep”. La figlia di Wanna quindi punta ancora più in alto, pensando in grande, addirittura con un cast internazionale. “Questa serie è bellissima, perché fa vedere uno spaccato dell’Italia che i giovani di oggi non avrebbero avuto modo di conoscere, chi veramente è Wanna Marchi, non solo chi è stata” ha poi continuato a specificare Stefania.
“Manca la fase di risalita, fanno vedere l’ascesa e la caduta, poi c’è la nuova ascesa, ma c’è da tanti anni. Dal 2013 quando abbiamo riacquistato la libertà, pagando tutto e tutti, abbiamo fatto un miliardo di cose che non si vedono”. L’intento, quindi, sarebbe quello di continuare a raccontare tutto il caso, dall’inizio alla fine, in un film che possa sintetizzare momento per momento, donando al pubblico la visione completa su tutto ciò che successe negli anni. In questo senso, la docu-serie ha avuto il limite di fermarsi prima della risoluzione dei problemi: sarebbe più onesto far vedere anche il pagamento dei debiti e la chiusura definitiva del caso.
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