Il Governo guidato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha messo già mano al bonus sociale per ammortizzare il costo delle bollette energetiche che rischiano di arrivare a cifre esponenziali a causa dell’andamento dei mercati internazionali. Del resto, questa è stata considerata una priorità da affrontare immediatamente anche durante la campagna elettorale.
Non è solo questa la novità che è stata apportata dal nuovo Governo. Per il momento, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti è al lavoro con tutto il nuovo governo per trovare una soluzione efficace al fine di permettere a tutti i cittadini di far fronte a queste spese visto che la popolazione è inerme davanti a questi aumenti indiscriminati delle bollette in quanto appunto il costo del trasporto dell’energia che grava su ogni utente varia a seconda del mercato internazionale. I cittadini possono solo cercare di ridurre al minimo l’uso dell’energia ma questi interventi fatti dai singoli cittadini hanno una ricaduta minima sul costo finale della bolletta. Ciò che spaventa maggiormente sembra essere l’impossibilità di sapere quanto spenderemo anche solo per 1 kw di o luce o 1 metro cubo di gas. Basterà un bonus sociale per ammortizzare questi costi dell’energia sulla bolletta oppure milioni di italiani si troveranno a dover staccare i servizi di energia o a pagare le bollette dilazionate per mesi e mesi. Il fatto è che se si ha una bolletta dilazionata con un ente fornitore, almeno oggi, non si può il mese successivo chiedere il pagamento a rate della seconda bolletta sempre allo stesso fornitore, per lo meno per il solito servizio.
I punti su cui si incentra la nuova manovra di aiuti
Dobbiamo ancora vedere il testo ufficiale, ma per il momento sappiamo che il Governo sta lavorando per ampliare la platea di persone disagiate a cui poter dare questo contributo sociale. Se prima l’ISEE per avere questo bonus bollette era 8.200 euro e oggi siamo arrivati a 12.000. L’attuale Governo punta ad alzare ulteriormente questo valore in modo da poter aiutare più persone in Stato di difficoltà. In corso sono i lavori per cercare di capire su quali basi e criteri questo beneficio dovrà essere assegnato e quindi definire delle rigide linee guida. Se, inoltre, è vero che il bonus sociale potrebbe in questo modo finire a più famiglia, bisogna vedere se sarà sempre della solita entità economica oppure ridotto. Insomma, bisognerà anche capire dove il Governo prenderà i soldi per dare il bonus se lo darà a più persone e sempre della solita cifra attuale, oppure maggiorato.
L’altra grande novità riguarda i morosi. Se attualmente, infatti, una persona che ha un debito con una società che fornisce servizi di energia ha un lasso di tempo massimo di 41 giorni per saldarlo prima dello stacco materiale del servizio, in futuro si potrebbe arrivare anche a 180 giorni oppure sei mesi. In questo modo si eviterebbe di dover ridurre a rate il debito e quindi di dover pagare anche per questo servizio. Si fa presente, però, che durante il periodo di morosità, chi si trova in questa situazione, anche se continua ad avere la possibilità di usufruire del servizio di energia, è molto probabile che lo abbia a funzionamento ridotto.